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Noto anche con gli pseudonimi di cornetto e tegolina, il fagiolino è un parente molto stretto del fagiolo, ma si contraddistingue da quest'ultimo per un dettaglio di non poco conto.
Il fagiolino si mangia per intero: ciò, implica, dunque, che a differenza del fagiolo che viene "sgranato" e separato dalla sua buccia - nota come baccello - non si aspetta la maturazione dei semi interi del cornetto per degustarlo in tavola e soprattutto baccello e semi vengono degustati nella loro interezza. Tale aspetto ha fatto guadagnare al fagiolino l'appellativo di mangiatutto.
Esistono in natura due varietà di questa straordinaria coltura: la nana e la rampicante. Ognuna di esse presenta delle specifiche caratteristiche, ma la loro semina e coltivazione è pressochè simile.
Il fagiolino, che può essere seminato anche in vaso, viene gestito in maniera molto simile a quella del leguminoso parente fagiolo sin dalle prime fasi di germinazione.
I semi della pianta non richiedono un terreno particolarmente ricco di sostanze: il fagiolino, infatti, una volta cresciuto rilascia nel suolo un ingente quantitativo di azoto. Optiamo per un suolo di medio impasto, dal ph neutro e povero di calcio, da concimare annualmente e senza eccedere.
Ricordiamo, inoltre, di zappare il suolo in profondità per aumentarne le proprietà drenanti. I semi del fagiolino mal sopportano gli eccessi climatici; per tale motivo è bene avviare la loro germinazione in primavera, protraendola sino a estate inoltrata. Per quanto concerne il sesto di impianto, le colture di varietà nana andranno poste a 5 cm di distanza l'una dall'altra disponendole su file distanti tra loro 50 cm; tali misure andranno raddoppiate in caso di coltivazione di varietà rampicante.
La differenza sostanziale tra le due varietà di piante di fagiolino si riscontra nella velocità del proprio ciclo colturale.
Qualunque sia la varietà di pianta prescelta per la coltivazione, i cornetti andranno raccolti ben prima che i semi maturino all'interno del baccello. Ricordiamo, in fase di coltivazione, di dedicare alle leguminose operazioni di pacciamatura e di rincalzo in caso di piante nane.
Le piante di fagiolino vanno irrigate con costanza, ma evitando di bagnare le foglie e cercando di evitare ristagni idrici.
In caso di coltivazione domestica, il vaso ospitante la pianta di fagiolini andrà esposto in un punto ben soleggiato del balcone o terrazzo. Sarà utile ricorrere al telo ombreggiante per proteggere le colture dal caldo eccessivo.
Applicare alla lettera i consigli per una perfetta coltivazione del fagiolino, con particolare enfasi sull'annaffiatura della pianta, servirà a prevenire le incursioni di insetti e parassiti come afidi e lumache, ma non solo.
Le patologie più letali per la leguminosa sono proprio quelle che possono essere prevenute ma non combattute in caso di comparsa, ragion per cui sarà necessario estirpare le parti della coltura colpite. Tra le malattie più dannose per la coltivazione annoveriamo il marciume del colletto e quello radicale.
Il fagiolino è senza dubbio da annoverare tra gli ortaggi più ricchi di acqua. Tale particolarità lo renderebbe da solo non soltanto appetibile per i patiti della dieta, ma anche della buona cucina salutare.
L'ortaggio, tuttavia, presenta altre importanti caratteristiche date dall'ingente contenuto di sostanze nutritive presenti in esso. Il fagiolino è rimedio alimentare perfetto per prevenire e gestire una patologia insidiosa come il diabete; esso, inoltre, presenta proprietà depurative, rinfrescanti e rimineralizzanti notevoli grazie alla presenza al suo interno di preziosi nutrienti, quali: fibre, sali minerali e vitamine.