Scopri la più prestigiosa banca di semi di lattuga: Semi di lattuga
Iceberg, romana, gentile, liscia: cosa hanno in comune questi aggettivi? Semplice: sono solo alcune delle innumerevoli varietà di lattuga presenti sulle nostre tavole!
Appartenente alla famiglia delle composite la lattuga - nota volgarmente come insalata - è uno degli ortaggi maggiormente consumati sulle nostre tavole, grazie al suo apporto nutritivo non indifferente e al suo comprovato potere saziante. La coltura di questo ortaggio è di tipo biennale; si tratta di una pianta poco esigente, che divide le sue svariate e croccanti varietà in due grandi macrofamiglie:
La lattuga è una pianta molto semplice da gestire, la cui semina può essere avviata sia in semenzaio (specialmente in caso di lattughe da cespo durante i mesi invernali) che in campo aperto o vaso da porre su balcone, veranda o terrazzo.
I periodi migliori per la semina delle future insalate sono la primavera e l'autunno. Si può ricorrere anche all'ausilio di tunnel in caso di semina diretta, anticipando così i tempi di germinazione a febbraio.
E' consigliabile distanziare le piante di lattuga almeno 35 cm l'una dall'altra. Il terreno ospitante semi e piantine germinate in semenzaio dovrà essere ben sciolto, fertile e dall'altissimo potere drenante.
La coltivazione della lattuga consta di pochissime fasi da mettere in atto per ottenere un raccolto straordinario e rigoglioso.
Poniamo innanzitutto attenzione a trapiantare correttamente le colture di composite nate in semenzaio. L'insalata non va posta direttamente a contatto con il terreno, ma la pianta e il suo panetto di terra vanno leggermente "sopraelevate" rispetto al suolo.
Altro aspetto da considerare è quello della protezione delle piantine da erbacce e condizioni climatiche eccessivamente avverse: via libera, quindi, a pacciamature con teli di iuta o paglia; il lattughino potrà essere protetto con teli di tessuto non tessuto o con tunnel dal gelo invernale. La raccolta delle foglie o dell'intera lattuga si avvia a circa 80-100 giorni dalla semina dell'insalata.
La pianta di lattuga ha bisogno di moltissima acqua per crescere rigogliosa e sana. Ciò premesso, tuttavia, non solo dobbiamo stare attenti ad evitare i tediosi ristagni idrici, ma soprattutto dobbiamo evitare tassativamente di bagnare le foglie della pianta.
Il consiglio? Meglio irrigare la composita di sera, per mantenere a lungo l'umidità del suolo.
Le piante di lattuga sono prede ambitissime di parassiti e insetti che possono essere tenuti lontani con rimedi naturali al cento percento o con l'ausilio di trappole naturali. Tra questi "ospiti" tanto ghiotti quanto indesiderati, oltre ai sempreverdi afidi segnaliamo le lumache, i ferretti e i bruchi.
Per quanto concerne le malattie che possono mettere a repentaglio la salute delle composite non possiamo non citare il verticillium - che non può essere sconfitto se non eliminando permanentemente la pianta colpita - e la peronospora, curabile con il rame che però potrebbe rivelarsi nocivo per la coltura. Sarebbe meglio, dunque, prevenire l'insorgenza tali patologie attuando le corrette operazioni colturali.
Ricca di acqua, la lattuga si profila come un ottimo smorza-fame per il nostro organismo, ma non solo.
L'ortaggio vanta, infatti, proprietà idratanti, sedative, depurative e ipoglicemizzanti. La lattuga può essere anche cotta, ma conserva appieno le sue qualità nutrizionali se consumata cruda e croccante, così come noi tutti l'adoriamo.